L’intervista: Roberto Bianco di Greentire

L’intervista: Roberto Bianco di Greentire

Nell’ambito degli approfondimenti sul mondo Briggs Kart Championship, abbiamo incontrato Roberto Bianco, presidente di Greentire, marchio che in questa stagione ha promosso un Talent legato alla categoria MINI Briggs rivolto ai giovanissimi piloti. La prima cosa che chiediamo a Roberto, grande appassionato di Karting e sport più in generale, è se ci presenta le attività che svolge Greentire: ”Greentire è una società consortile non a scopo di lucro, incaricata della gestione degli pneumatici fuori uso (detti PFU). Quando cambiamo gli pneumatici della nostra auto, e lasciamo le gomme a fine vita al gommista, prende il via una procedura che vede coinvolta Greentire in varie attività, dal prelievo degli PFU fino al trasporto in appositi impianti di recupero, per concludersi nella trasformazione dei rifiuti in materie prime seconde. Forse non tutti sanno che grazie alla nostra gestione, i vecchi pneumatici diventano, ad esempio, campi di calcio in erba artificiale o playground per bambini.”

Come è nata l’idea di abbinare il vostro brand al Karting? 

"Se analizziamo in maniera oggettiva i problemi del nostro pianeta, ci rendiamo conto che la quasi totalità sono dovuti alle nostre condotte. Se vogliamo, quindi, migliorare il mondo in cui viviamo, dobbiamo cambiare il nostro modo di agire. Ma cambiare le condotte significa cambiare il modo di pensare. Personalmente ritengo i ragazzi più ricettivi e in grado di apprendere esempi virtuosi di comportamento. Raccontare ai “pilotini" di kart che i loro pneumatici, dopo un weekend di gara, non sono un rifiuto da abbandonare ma un bene da utilizzare è esattamente il messaggio che Greentire vuole trasmettere. E dato che viviamo nell’era dei social e della condivisione delle esperienze, spero che questi concetti vengano da loro trasmessi a parenti ed amici, amplificandone la positiva portata.”

Ci spieghi gli obiettivi e come è stata strutturata l’iniziativa del Talent “Greentire in pista”?

"Tra i compiti di Greentire, come detto, c’è anche la comunicazione e la diffusione delle condotte eco-compatibili. Potevamo, forse, acquistare una pagina pubblicitaria su una rivista o un banner su un sito, ma siamo convinti che esempi concreti siano maggiormente efficaci. Abbiamo concluso che invece di “raccontare” cosa facevamo, potevamo farlo “toccare con mano” ai ragazzi, ai loro famigliari ed al pubblico presente nei vari circuiti. Il Talent è stato l’evento introduttivo, quello con cui abbiamo preso contatto con il mondo del karting, certamente diverso dai settori normalmente raggiunti dalla nostra comunicazione istituzionale (filiera dei produttori degli pneumatici, degli importatori, dei gommisti etc.). E l’interesse ottenuto credo abbia confermato fosse una scelta corretta.”

Che bilancio potete fare di questa iniziativa dopo 3 gare di Campionato?”

"Assolutamente positivo. Dal punto di vista mediatico i post che riguardano le gare del Campionato sono tra i maggiormente graditi sui nostri social, mentre dal punto di vista sportivo i risultati e l’esperienza dei piloti selezionati dal Talent è molto incoraggiante.”

Ci puoi dire quali pensi siano i punti di forza del progetto Briggs Kart Championship?

"Credo che i punti di forza differiscano a seconda dell’osservatore. Per un pilota, oltre a costi davvero contenuti, il fatto che i mezzi siano identici. Prevale il pilota maggiormente dotato e, ovviamente, il team che meglio è in grado di adattare l’assetto del mezzo al circuito ed alle caratteristiche di guida del proprio pilota. Per uno sponsor, o per chi, come Greentire, si approccia al campionato con intenti formativi e di comunicazione, poter operare in un ambiente sì di competizione, ma disponibile anche a momenti di socializzazione è elemento fondamentale. Se a ciò si aggiunge la capacità organizzativa e l’immagine autorevole di CRG, credo sia facile comprendere la nostra scelta." 

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